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I SOLITI SOSPETTI

“Era Keyser Söze, agente Kujan, cioè il diavolo in persona! Come si fa a sparare al diavolo... e se sbagli??? (Roger "Verbal" Kint).

Keaton diceva sempre: "Io non credo in Dio, però ho paura di lui". Be', io credo in Dio... e l'unica cosa di cui ho paura è Keyser Söze. (Roger "Verbal" Kint).

Roger "Verbal" Kint : La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente... sparisce.

Tratto da “I soliti sospetti” un film di Bryan Singer.

Dopo i pesanti ed improvvisi cali a Wall Street, le Borse sono diventate un terreno più insicuro. Sono bastati tre cali, decisi, e la calma piatta a cui siamo stati abituati negli scorsi anni, è già un ricordo sbiadito, una realtà che in molti credono ormai sepolta.

Ci si guarda con sospetto, pronti a leggere ogni piccolo segnale, come il preavviso di un movimento forte e duraturo.

Si travisa tutto. Anche gli ottimi dati macro, sono indice di un mondo che sta per finire, quello dei tassi bassi e dell’inflazione sotto controllo. Quello dell’equity più. conveniente di bond con tassi vicino o, addirittura sotto, lo zero. Un mondo che non temeva troppo l’indebitamento perché gli oneri finanziari erano sotto controllo. Un mondo dove non esisteva la volatilità. E invece esiste, eccome, e niente appare più come prima. Farne le spese sono stati, innanzitutto, alcuni derivati. Un etn emesso da Credit Suisse che offriva strumenti a leva sulla volatilità è saltato e con lui anche i suoi clienti: 1,5 miliardi di dollari. Non una grande cifra, ma sottolinea come in questi anni, qualcuno è arrivato addirittura a pensare che la volatilità non potesse più esplodere costruendo strumenti derivati con margini insufficienti. Si tratta di algoritmi che si basano sul fatto che se qualcosa non è successo in passato non succedera mai. Mai dire mai. Nel film i soliti sospetti, Keyser Söze il killer più temuto dagli stessi cattivi, ha fatto credere a tutti di non esistere è, invece, è lì, in mezzo a loro e li muove tutti come pedine, la maggior parte inconsce di esserlo. Le altre sono dominate dalla paura e anche in questo caso si comportano come vuole Keyser Söze. Finora nessuno credeva più che la volatilità esistesse e si potesse riaccendere. La volatilità crea molte più paure, i nervi sono tesi e gli operatori e i mercati commettono degli sbagli. Un giorno si vende nel panico e il giorno dopo si riacquista con la brama di recuperare. Non si guarda più, con attenzione, ai numeri delle società, alle trimestrali, ma si osservano gli altri indici, Wall Street in primis. Per non temere la paura bisogna affrontare. Uno, bisogna ammettere che la volatilità esiste, è sempre esistita e se ritornasse a diventare più quotidiana, è solo indice che siamo verso una fase di normalizzazione.

Secondo non bisogna temere la volatilità, bisogna gestirla, aumentare protezione e diversificazione. Bisogna ricordarsi cosa ha provocato in passato. In genere i mercati hanno sempre corretto al ribasso e gli investitori si sono mossi verso porti più sicuri. Nonostante queste correzioni le buone azioni, quelle con fondamentali, solidi con o senza volatilità, sono sempre venute e verranno a galla. Trimestrale dopo trimestrale, la bontà di un titolo saranno sempre i conti. E finora le trimestrali Usa ed europee non lasciano grandi dubbi. L’economia sta bene, corre e davanti a sé non teme grandi pericoli.

Terzo guardare dritto verso i propri obiettivi. La volatilità inganna. Ogni giorno si corre a giustificare ogni movimento. I giornali sono alla ricerca della notizia che ha creato questo o quel movimento. Spesso sono fatti già noti, ma che prima sul mercato non avevano avuto risonanza. Dunque è importante vagliare con attenzione le informazioni, pesarle.

Tutto è partito dal boom di occupati in Usa, buona notizia. Ma i mercati lo hanno letto come la fine del mondo dei tassi bassi. Il risveglio dell'inflazione fa paura, anche perché le banche centrali stanno avvertendo che la stagione degli aiuti a pioggia sta per finire. Venerdì la Banca d'Inghilterra ha alzato le stime sulla crescita, inoltre, ha anticipato un atteggiamento meno accomodante sulla politica monetaria: visto che la crescita economica sta accelerando, il rialzo dei tassi potrebbe essere prima di quanto indicato in precedenza. La sterlina ha guadagnato oltre un punto percentuale contro euro e dollaro.

Il rendimento del Bund tedesco è salito a 0,77%, è il livello più alto da luglio 2015. BTP a 2,02%. Il rendimento del Treasury Bill si porta al 2,86%. Siamo sui massimi degli ultimi quattro anni.

Niente di più normale. Vivere con l’economia in crescita e i rendimenti che cercano di riportarsi sopra l’inflazione stanno riportando il mondo alla sua normalità. Certo ci sarà qualche vuoto d’aria in alta quota, ma questo è il bello di volare. Il resto sono sospetti ben orchestrati ma non dobbiamo temere, bisogna guardare fisso ai dati macro che sono solidi e non volatili come le Borse.

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