JFK - UN CASO ANCORA APERTO
Jim Garrison: [sarcastico] «La fisica può dimostrare che un elefante può stare appeso in cima a un burrone con la coda legata a una margheritina. Ma voi usate gli occhi e il buon senso»
Citazione tratta da JFK – Un caso ancora aperto, regia di Oliver Stone.
Il debito pubblico italiano, per la sua mole e per la sua complessa sostenibilità, è come un «elefante» con «la coda legata a una margheritina». E secondo l’Unione Europea, se non ci sarà un cambio di rotta da parte del governo italiano, rischia di cadere nel burrone. Bruxelles ha infatti dato il primo via libera alla procedura d’infrazione contro Roma, poiché le regole sul debito non sono state rispettate nel 2018, e non lo saranno nemmeno nel 2019 e 2020. L’avvio formale del provvedimento, tuttavia, spetterà agli Stati membri. Il vice presidente della Commissione Ue, Vladis Dombrovskis, ha messo sotto accusa le scelte del governo presieduto da Giuseppe Conte: richiamare l’Italia per la violazione delle regole sul debito «va ben aldilà della procedura. Quando guardiamo all’economia italiana vediamo i danni che stanno facendo le recenti scelte politiche». Le misure adottate, secondo il rapporto Ue, hanno indebolito la sostenibilità a lungo termine delle finanze, causando anche l’aumento dei tassi d’interesse dei titoli di Stato nel 2018 e 2019. La notizia ha fatto crescere la tensione a Piazza Affari, e gli operatori sperano che si faccia tutto il possibile per evitare la procedura d’infrazione. Palazzo Chigi ha risposto dicendo di aver presentato un rapporto con le giustificazioni per il mancato rispetto della riduzione del rapporto debito/PIL nel 2018. Inoltre ha auspicato «la continuazione di un dialogo costruttivo con la Commissione onde arrivare ad un accordo». Se tutte la parti in causa useranno «gli occhi e il buon senso», come auspica Jim Garrison in JFK – Un caso ancora aperto, il peggio verrà evitato.
Passiamo ora al tentativo di accordo tra Fca e Reanult: il gruppo guidato da Michael Manley ha ritirato la proposta di fusione. È «divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo», spiega in una nota Fca. Mentre il governo francese ha ribattuto dicendo di aver subito pressioni inaccettabili dall’Italia. Sullo sfondo ci sarebbe anche la contrarietà da parte di Nissan, con cui Reanult ha stretto un’alleanza. Non tutto sembra tuttavia perduto: secondo alcune indiscrezioni i due gruppi cercano di far proseguire le trattative.
Lasciando il settore auto per parlare di compagnie televisive, bisogna sottolineare la mossa di Mediaset; il biscione ha infatti deciso di trasferire la sua sede legale in Olanda, costituendo un'holding (MediaForEurope) che contiene anche la partecipazione di controllo di Mediaset Espana. Una scelta che piace agli investitori: ieri il titolo Mediaset ha chiuso in rialzo a Piazza Affari di oltre il 4%.
Dagli Stati Uniti arriva uno sviluppo sul fronte dei dazi con il Messico: i due Paesi hanno trovato l’accordo per contenere l’immigrazione clandestina e impedire l’attuazione delle tariffe minacciate da Donald Trump. La nazione centramericana invierà circa 6.000 soldati della Guardia nazionale lungo la frontiera con il Guatemala per frenare i flussi in arrivo, e ospiterà una parte delle persone che faranno richiesta di asilo negli States in attesa della risposta alla loro domanda. In cambio Washington accelererà gli investimenti annunciati per circa 6 miliardi di dollari, al fine di incentivare lo sviluppo nel Messico meridionale e nelle nazioni vicine da cui provengono i migranti.
Relativamente alla guerra commerciale con la Cina, invece, non ci sono stati sviluppi sostanziali. La Federal Reserve è pronta a intervenire: «Monitoriamo da vicino le implicazioni che questi sviluppi potrebbero avere sulle prospettive economiche degli Stati Uniti e, come sempre, agiremo in modo appropriato per sostenere l'espansione», ha detto il presidente dell’istituto Jerome Powell. La Fed ha quindi aperto a un possibile taglio dei tassi, notizia accolta favorevolmente dai mercati. Il presidente della banca centrale statunitense, inoltre, ha sottolineato che comunque l'economia a stelle e strisce continua a crescere, la disoccupazione è bassa e l'inflazione rimane stabile.